Mesocco

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25.02.2008 - Controllo delle stufe e dei camini a legna

La combustione di rifiuti di legna o di rifiuti domestici in impianti di piccole dimensioni destinati ad un’alimentazione con legna è abusiva, ciò a seguito delle elevate emissioni di sostanze pericolose. Per evitare questo inquinamento atmosferico gli impianti a combustione alimentati con legna fino ad una potenza di 70 kW, a partire dal 2008, verranno sottoposti a controllo periodico biennale.

 

La base legale per tale provvedimento va ricercata nelle disposizioni dell’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). Il controllo di questi impianti costituisce parte integrante del piano dei provvedimenti a favore dell’igiene atmosferica. Come per gli impianti a combustione alimentati con olio e gas, i Comuni sono competenti anche per lo svolgimento dei controlli dei piccoli  impianti a legna. Per motivi di costo i controlli vengono abbinati alla pulizia degli impianti effettuata dallo spazzacamino. In collaborazione con il nostro Ufficio e l’Associazione svizzera dei maestri spazzacamini (ASMS), i controllori vengono istruiti così da poter disporre delle necessarie nozioni tecnico-professionali per offrire una consulenza completa ai gestori degli impianti.
Il Comune di Mesocco ha stipulato un contratto per lo svolgimento del controllo di piccoli impianti a combustione alimentati con legna con lo spazzacamino competente per il territorio comunale, signor Martin Christen. Per il controllo di detti impianti, effettuato ogni 2 anni, viene riscossa una tassa direttamente dallo spazzacamino stesso.
Da tenere conto che, oltre alla funzione di controllo regolare, l’incarico comprende anche la consulenza sul tipo e sulle modalità d’uso del combustibile e sarà quindi lieto di rispondere alle vostre ulteriori domande.
L’incaricato potrà essere incaricato dal Comune di eseguire controlli straordinari laddove sussistono elementi tali da ritenere che vengano bruciati materiali non idonei: qualora questi casi dovessero essere accertati scatterebbe la denuncia all’Ufficio cantonale Natura e Ambiente, il quale può a sua volta far proseguire la pratica al Dipartimento competente per l’avvio della conseguente procedura penale. 
S’invitano cortesemente i gestori degli impianti a rinunciare all’uso di qualsiasi materiale proibito. Ulteriori informazioni sul corretto esercizio di questi impianti sono disponibili sul sito www.fairfeuern.ch.